All-timer
"Sofisticatissima e velocissima, forse una delle Porsche più belle della storia 911.
Una vera amazzone da amare e custodire."
Una nuova idea di Porsche
Un progetto iniziato per pura passione del marchio Porsche si è poi trasformato in un’idea innovativa, senza tempo, che ha portato a creare una vettura che unisce le linee uniche del passato alla qualità e alla semplicità dei materiali odierni.
Da ciò deriva il nome del nostro nuovo progetto, ossia “AllTimer”, che coniuga il meglio del passato degli storici OldTimer alla completezza, alla potenza e alla qualità delle nuove vetture del marchio Porsche.
Dal 2014 dedicheremo quindi una parte della nostra attività alla costruzione su richiesta di All-Timers, coniugando l’intramontabile design delle Porsche d’epoca ad un allestimento moderno e privo di compromessi.
Tutti i componenti in gomma esagerati dettati dai canoni dell’epoca, tutte quelle linee di troppo che sembravano mascherare la forma anziché esaltarla, sono state semplicemente rimosse, in modo da lasciare la linea spoglia della Porsche, quella linea rimasta immutata per decenni e desiderata da tutti gli amanti delle bellezze senza tempo.
La fase di realizzazione
L’allargamento della vettura di 10 cm per lato è ciò che colpisce maggiormente, si parla infatti di ben due metri di larghezza.
I parafanghi sono stati creati utilizzando i metodi di un tempo, ossia lamiera battuta e sagomata a mano senza uso di stucco, privilegiando questo approccio alla più facile creazione di componenti in vetroresina.
Così come è sparito il gocciolatoio, per una linea più pulita del tetto e del posteriore, sono scomparsi anche i soffietti laterali e i tamponi di entrambi i paraurti, rimpiazzati da linee più corsaiole e al tempo stesso più semplici.
Gli specchietti originali hanno subito lo stesso ringiovanimento, così come le portiere sono diventate un’unica linea con la carrozzeria, avendo creato un bottone nascosto per l’apertura automatica delle portiere.
L’opera di alleggerimento (100 Kg in meno) e ringiovanimento parte però dall’anteriore, con i fari allo Xenon sia abbaglianti che fendinebbia, con il bocchettone della benzina stile “racing” che sbuca dal cofano per ottenere un parafango sinistro senza più il buco antiestetico per la benzina, per poi passare all’alettone alleggerito sul posteriore, fino ad arrivare alla lama in alluminio che delimita lo scarico artigianale diviso in finale centrale e scarico indipendente per la valvola Wastegate del turbo, esattamente come la mostruosa Porsche 935.
Lo scarico è stato infatti plasmato sulla vettura in modo completamente artigianale, con una valvola che apre e chiude il silenziatore a seconda che il pilota voglia attirare solo sguardi curiosi oppure far gridare i passanti dalla paura, non può che destare il sospetto che il motore non sia completamente originale: esso eroga infatti una potenza di 490 CV, pur essendo il 3.3L originale, con una coppia di 550 Nm che si avverte fin dai bassi regimi.
E’ stato modernizzato internamente, attraverso un controllo numerico 3D delle testate, mediante alberi a camme sportivi e un innalzamento del rapporto di compressione a livelli apprezzabili per una forte spinta (come un motore aspirato) fin dai 1500 giri, che comporta una coppia molto più lineare del motore originale.
L’enorme propulsione del turbo deriva dalla scelta di adottare una turbina Garret GT35 per una rotazione più fluida, dato l’attrito ridotto dei suoi cuscinetti, e di conseguenza una potenza di 0,5 bar già a 1500 giri.
La potenza erogata è gestita dal motore grazie ad una temperatura di aspirazione notevolmente più bassa fornita da un’Intercooler interamente fatto a mano, di generose dimensioni. Inoltre, per sopperire alla mancanza d’aria derivante dall’installazione dell’Intercooler maggiorato, abbiamo creato due prese d’aria poste a fianco dei finestrini posteriori, le quali convogliano l’aria verso la ventola di raffreddamento motore.
Il leggendario cambio 4 marce del turbo 930 è stato montato assieme ad un kit volanofrizione leggero, mentre l’assetto originale McPherson è stato ridisegnato al fine di abbassare il baricentro della vettura il più possibile e al tempo stesso ottenere una buona guidabilità anche con un’escursione degli ammortizzatori ridottissima. Sono state scelte inoltre delle gomme a spalla alta che ricordano i “mostri del passato” con una larghezza esteticamente favolosa da 335, montati su cerchi Fuchs design in magnesio.
Si è optato poi per un abitacolo alleggerito, più spartano e corsaiolo, con un raro volante originale dell’epoca Momo Porsche design, abbinato ai sedili originali sportivi e ad un strumento da 400 km/h (teoricamente raggiungibili considerata la circonferenza gomme e i rapporti al cambio).
Ma ai freddi dati sul foglio preferiamo di gran lunga gustarci il prodotto completo, toccare con mano ciò che passato e presente possono creare mescolandosi, pestare fino in fondo il pedale per accorgerci che la risposta di questa belva ricorda proprio tanto i mostri di un tempo, quelli non addomesticabili, quelle belve che si accorgevano se il “pilota” non teneva stretto il volante e facevano in modo che la volta dopo l’avrebbe tenuto molto più saldamente, quelle che ci fanno sospirare di nostalgia quando montiamo su una macchina ibrida, quelle che noi…rendiamo uniche!