Un giorno, a tavola, racconto a un mio cliente uno dei tanti episodi successi nella mia officina e questo si mette a ridere a tal punto che ebbi paura che potesse sbiellare da un momento all’altro!
L’episodio che stavo raccontando in quel momento era la storia di un signore che mi telefona per dirmi che ha fatto fare il motore della sua 2.000 S ad un grande e storico specialista Porsche del quale ha un enorme fiducia, ma stranamente la sua amata adesso ha serie difficoltà ad affrontare la giornata.
” è come se” disse “…avesse paura “
“ Paura di che !??” Domando io.
“Della salita!!”
“Della salita?”
“Si, e mi piacerebbe venire da lei per farle dare un’occhiata ma ho sentito che la sua officina sta quasi a 1000 metri !”
Con molta delicatezza (a quel tempo ne avevo ancora) gli spiegai che 1000 metri di altitudine distribuiti per circa 300 km di distanza non costituiva un problema per una Porsche, anche se con seri problemi esistenziali.
Si fece quindi coraggio e capitò in officina due giorni dopo.
”Ce l’abbiamo fatta!” esclamò, si capiva che si riferiva più a se stesso che alla vettura.
Dopo un breve giro di prova dedussi che la situazione era effettivamente triste.
Qualche controllo di fasatura, anticipo e carburazione e la prima diagnosi era pronta:
“Cammes ritardate, ma non si sa il perché. “
In verità avevo qualche idea sul perché, ma non volevo sgretolare la fiducia che questa persona aveva nei riguardi del suo specialista storico, sempre per i motivi di sensibilità spiegati prima.
Procediamo alla registrazione delle cammes e subito mi accorgo che non c'è verso di metterla in fase, il pistone tocca una valvola ancora prima di arrivare alla fasatura giusta, mi giro verso il proprietario notando in lui un evidente stato di shock e ansia, gli dico: ” A meno che io non capisca niente di motori, o c'è dentro un pistone che non è il suo o lo storico specialista ha montato un pistone girato! “
La spiegazione tecnica è che se un pistone sportivo ad alta compressione ha sul cielo degli inviti per le valvole e quelle di scarico sono più piccole di quelle dell’aspirazione, se giri il pistone l’invito piccolo tocca la valvola grande e viceversa. Per confermare la diagnosi inserisco una sonda con telecamera et voilà……. Bingo!
Il cliente incredulo mi chiede cosa si può fare, gli spiego che bisogna staccare il motore, aprire una bancata, girare il pistone, fare la fase giusta e richiudere!
“ Ma ne è sicuro? Dopo andrà meglio? Quanti giorni di convalescenza…. Scusi, volevo dire quanti km di rodaggio? ….mi viene da piangere..”
Credo sia stato in quell’occasione che abbiamo destinato una parete della vecchia officina per farne uso di “Muro del pianto”.
Per concludere, in poche ore il motore era sistemato, la paura delle salite era passata ma stranamente dopo tanta felicità del proprietario non ne abbiamo mai più sentito parlare, viene da pensare che nonostante tutto sia tornato del suo specialista e abbia fatto revisionare i….freni.